Ogni prestazione umana richiede che un individuo integri in modo efficace forma fisica, competenza tecnica, strategia e abilità comportamentali e psicologiche. Che sia in ambito sportivo, lavorativo o personale, l’obiettivo principale è sempre quello di ottenere il massimo delle prestazioni. E poiché anche raggiungere una condizione di benessere fisico e psichico rappresenta un obiettivo a tutti gli effetti, la strutturazione di un piano d’azione e la qualità della prestazione diviene fondamentale.
Purtroppo, però, non sempre le cose procedono in modo lineare e ci si trova spesso bloccati in situazioni di difficoltà e di frustrazione rispetto a ciò che si desidera ottenere.
Proprio per questo, il mental coach potrebbe essere il professionista di cui abbiamo più bisogno.
Chi è il Mental Coach
Il mental coach è il professionista che, grazie all’utilizzo di specifici modelli d’intervento, ha come obiettivo quello di aiutare a sviluppare aspetti mentali e comportamentali utili a perseguire i risultati e a migliorare le prestazioni. Si tratta quindi di una figura capace di esaltare i punti forti della persona e intervenire sulle sue aree di miglioramento, innescando un cambio di mindset e delle strategie di adattamento che non funzionano più.
L’obiettivo primario del Mental Coach è quello di aiutare le persone a sviluppare concentrazione, determinazione, impegno e fiducia in se stessi. Nello specifico, il percorso di coaching prevede l’implementazione di un piano d’azione basato sugli obiettivi dell’individuo, progettato sui punti di forza dell’assistito e finalizzato ad affrontare le proprie aree di miglioramento e le proprie convinzioni autolimitanti, per rimanere focalizzati sul raggiungimento di obiettivi mirati anche di fronte a sfide impreviste.
In altre parole, la persona, insieme al suo coach, si concentra sulla definizione di obiettivi chiari, concreti e raggiungibili, e sul percorso più adatto per raggiungerli. Rappresenta una vera e propria guida capace di stimolare la persona a sperimentare nuove prospettive, ad affrontare e rimuovere gli auto sabotaggi e le false credenze che bloccano il suo percorso di crescita e di miglioramento del benessere psico-fisico.
Dunque, il Mental Coach può aiutare le persone a:
- Individuare obiettivi concreti e situazioni che si contrappongono al loro raggiungimento;
- decostruire pensieri negativi e demotivanti;
- rafforzare la convinzione di autoefficacia e incrementare le performance;
- stimolare l’acquisizione di una mentalità vincente, al servizio degli obiettivi fissati.
Il mental coach è quindi un facilitatore: inquadra i processi mentali dei coachee e li pone al centro delle sue azioni, creando una mappatura dei pensieri, delle giustificazioni e delle credenze che questi utilizzano, e che nel corso della loro vita hanno imparato a considerare come verità assolute su se stessi.
Come si svolge un percorso di Mental Coaching
Ogni coachee ha un percorso personale, di conseguenza saranno gli obiettivi individuati nelle prime sessioni a determinare come si svolgerà. In linea generale, dopo il primo incontro conoscitivo, il percorso di coaching si articola in 3 fasi fondamentali:
- identificazione degli obiettivi e della motivazione che spinge a realizzarli;
- definizione di un piano d’azione (PdA) per iniziare a realizzare gli obiettivi;
- definizione delle singole azioni quotidiane da mettere in atto per raggiungere la meta desiderata.
Naturalmente, elemento fondamentale in ogni sessione, è anche una buona dose di intuito da parte del professionista. È fondamentale che questo sappia porre le giuste domande ristrutturando il proprio linguaggio, fornendo feedback efficaci, e definendo metodologie d’intervento coerenti e ben strutturate, come fondamenta di un qualsiasi piano d’azione.